VITA SENZA MILZA - Chiara C.

CHIRURGIA CONSERVATIVA DELLA MILZA

CISTI

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Da: "Chiara C. 24 anni (nel 2014)

A: Paolo LANDI

 

Data: Tue, 16 Dec 2014 21:47:16 +0100
Oggetto: quasi smilza

Buonasera Paolo,
ti scrivo questa mail dopo 6 mesi dall'operazione di asportazione di cisti splenica.
Mi presento: mi chiamo Chiara, vivo in provincia di OMISSIS e ho 24 anni.

Come ti dicevo pocanzi, pochi giorni fa, mi sono recata in ospedale per il controllo post operatorio e sono quindi pronta per raccontarti la mia esperienza, sperando che possa essere utile a qualcuno che come me si trova a vivere questa brutta avventura.
Il 14 Febbraio 2014, decido di fare un ecografia alle ovaie in quanto, da qualche mese, il flusso mestruale era davvero troppo abbondante per il mio fisico. Avevo giramenti di testa, formicolii a braccia e gambe e un'infinita stanchezza...
L'ecografista non individua nulla alle ovaie e pertanto decide di proseguire con un eco addome.
Inizia a farmi domande strane: mi chiede se avessi preso colpi, se avessi avuto incidenti stradali ecc...
Non mi era capitato niente di tutto questo. Mi dice di aver trovato una formazione enorme a carico della milza, ben 15 cm. Sono alta 1.59 e all'epoca pesavo 50 kg, ho una cassa toracica piccola, pertanto una massa del genere mi occupava praticamente tutto l'ipocondrio sinistro. Non riesce a individuare se vi è separazione tra milza e formazione. Mi consiglia di recarmi immediatamente a fare una TAC. Qualche giorno dopo, riesco ad eseguire l'esame e tutto viene confermato: cisti splenica a carico della milza. Colui che lesse le immagini della TAC, sostenne che la cisti occupava tutta la loggia splenica. Praticamente la milza non c'era più. Sono giovane, in salute, esami del sangue perfetti, faccio una vita regolare e sana, sono astemia, non fumo....insomma mi prendo cura della mia salute pertanto puoi ben immaginare l'effetto che ha avuto questa notizia su di me e sulla mia famiglia. Pochi giorni dopo dall'esito della TAC prenoto una visita da un chirurgo, oserei dire noto, di cui non voglio parlare. Ebbene, inizia il mio personale calvario. Mi dice che l'unico modo per risolvere la cosa è asportare la milza. Nel frattempo mi prescrive tutti gli esami di rito in ematologia per escludere determinate patologie legate al sangue (leucemia ecc...ti segnalo che a tre anni ebbi un episodio di piastrinopenia virale). Parlavano della mia milza come se fosse un organo assolutamente non necessario, un qualcosa di poco conto...la cosa non mi convinceva e iniziai a fare ricerche su ricerche. In quel periodo mi è stato davvero molto utile leggere le esperienze che hai raccolto, in un certo senso mi hanno confortato, in un altro senso mi hanno spronato a cercare e ricercare quante più informazioni possibili per poter capire quello che mi stava accadendo. Questa è una cosa alla quale tengo molto: raccogliete informazioni, non mettetevi nelle mani di un medico senza avere quelle basi, seppur scarse, per poter capire che tipo di operazione state per affrontare. Nel frattempo gli esami del sangue non arrivano, passa più di un mese e sollecito più e più volte il reparto di ematologia. Vengo richiamata dallo staff del chirurgo che mi dice: abbiamo smarrito il suo sangue. Ebbene, caddi nello sconforto più totale perché oltre a non sapere ancora valutare la gravità della mia situazione, non mi sentivo seguita. Ti faccio notare che tutti gli esami e tutte le visite vennero fatte privatamente, con un notevole esborso monetario. Decido di navigare ancora in internet alla ricerca di un centro specializzato sulle patologie della milza, ero disposta ad andare ovunque. Leggo un articolo che condivido con voi con molto piacere:
 http://www.italia-chirurgia.com/rivista/dettaglio_articolo.aspx?IDA=367&IDR=47 
 Prenotai immediatamente una visita dal Dott. Gianluigi Melotti presso l'ospedale Sant'Agostino Estense di Baggiovara (Modena). Affronto questa visita molto serenamente: stavo per incontrare un chirurgo di fama mondiale, se mi avesse detto che era necessaria una splenectomia, avrei affrontato l'operazione con la certezza che quella era la cosa giusta da fare. L'impressione umana che mi fece fu ottima: gentile, simpatico, un uomo che mi spiegò terra terra quello che mi stava succedendo (questo chirurgo ha un curriculum spaziale e nonostante questo si è sempre rivolto a me e alla mia famiglia con tanta semplicità e umiltà). Rilesse la TAC e mi disse che non tutta la loggia splenica era occupata dalla ciste e che avrebbe potuto intervenire cercando di conservare la milza stessa. Non ti dico la gioia e la soddisfazione per non essermi adagiata al primo parere medico. All'incirca una settimana dopo vengo richiamata per l'intervento. 5 ore di sala operatoria, 3 buchetti e un taglietto nella zona del pube e quel che conta è che ne sono uscita con la mia milza. Ho dormito in ospedale per due notti: una notte per il pre-ricovero e la notte dell'intervento. L'addome era parecchio dolorante ma al secondo giorno smisi di assumere l'antidolorifico. Non ho mai dovuto prendere farmaci una volta rientrata a casa e ad oggi i miei esami del sangue sono perfetti. Mi è stato detto che non avevano mai visto una ciste così grande rapportata alla mia struttura fisica: l'operazione non fu semplice ma con i giusti strumenti (hanno apparecchiature degne di nota) e l'esperienza di questo ottimo chirurgo, la conservazione della milza è stata possibile. Non so se questa ciste si riformerà, se in futuro sarà necessaria una splenectomia...preferisco guardare al presente e sapere che ho fatto tutto il necessario per curarmi!
Ti scrivo tutto questo sperando che la mia esperienza possa aiutare qualcuno, perché nei mesi di ricerca, ho notato che le patologie della milza sono sottovalutate e molto poco studiate (soprattutto nel caso di cisti spleniche). Colgo l'occasione per ringraziarti di aver raccolto tutte queste storie!
Saluti a te e a tutti gli smilzi!
Chiara
 
ps: sono disponibile per qualsiasi informazione.

 

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Da: Paolo LANDI

A: "Chiara C. 24 anni (nel 2014)

 

Ciao Chiara,

ritengo che il tuo contributo contenga delle novità e delle valutazioni e che possono essere d'aiuto per molte persone.
Quindi pubblico la tua esperienza senza i dati personali.

 

Grazie,
Ti abbraccio,
Paolo

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Da: "Chiara C. 24 anni (nel 2014)
A: Paolo LANDI
Cc:
Data: Thu, 18 Dec 2014 10:32:22 +0100
Oggetto: Re: quasi smilza

Grazie Paolo, per me la cosa più importante è che si sappia che esistono chirurghi e strumentazioni (laser pulsato co2) che permettono di eseguire operazioni su un organo così fragile come la milza. Il mio medico di base ignorava tutto questo come l'ospedale di Piacenza e quello di Parma che comunque è un centro universitario abbastanza noto. Ritengo che nel 2014 sia veramente il caso di tentare interventi conservativi....ed equipe preparate come quella di Modena agiscono in questo senso!!! Grazie per aver impegnato il tuo tempo nel pubblicare la mia storia e per aver risposto alla mia mail. Contatterò anche lo smilzo Simone affinché possa parlare anche lui del tema direi raro delle cisti spleniche!!! Grazie ancora, cari saluti Chiara

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